Il sindaco di Tito, Graziano Scavone: “No alla giustizia fai-da-te, sì ad una collaborazione tra cittadini e Forze dell’Ordine, unici ed insostituibili presidi di sicurezza”
Incentivare la collaborazione tra cittadini ed istituzioni, in particolare le Forze dell’Ordine, per garantire una maggior sicurezza del territorio. È questo l’obiettivo del progetto: “Il Controllo dI Vicinato”. Si tratta di un Protocollo d’Intesa che 14 Comuni della Provincia di Potenza, tra cui il Comune di Tito, sottoscriveranno domani, mercoledì 20 dicembre, con la Prefettura di Potenza.
Nella fase operativa, il progetto prevede che, nelle aree che aderiranno alla sperimentazione, venga promossa la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà o le persone.
A tutti gli abitanti delle aree interessate è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi, tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri “reati occasionali” potranno essere limitati.
In concreto, il Controllo di Vicinato si esplica nella costituzione di alcuni Gruppi di Controllo il cui unico compito è quello di prestare attenzione e segnalare eventuali “anomalie” al Coordinatore, che sarà individuato dalle singole amministrazioni comunali. Quindi, il Coordinatore, formato adeguatamente dalle forze di polizia, riferirà alle autorità competenti le segnalazioni che ritiene opportune.
In buona sostanza, si tratta di incentivare un meccanismo di comunicazione tra i cittadini e le forze di polizia che renda più efficace il controllo del territorio, in modo da prevenire e scoraggiare eventuali atti criminali.
“Vogliamo sperimentare una nuova modalità di partecipazione dei cittadini per accrescere la sicurezza urbana della nostra città – ha dichiarato il sindaco del Comune di Tito, Graziano Scavone – auspicando, inoltre, che il Ministero dell’Interno stanzi ulteriori finanziamenti ai progetti di videosorveglianza, consentendo che anche quello del Comune di Tito, ammesso ma non finanziato per esaurimento delle risorse, possa essere attuato contribuendo così a potenziare gli strumenti per la sicurezza urbana. È necessario, nel frattempo, che tutti i cittadini diventino protagonisti attivi. In particolare, il progetto è rivolto ai residenti dei quartieri che aderiscano al protocollo, dando il proprio contributo fattivo. Respingiamo la logica della giustizia fai-da-te a favore, invece, di un approccio collaborativo e coordinato con le forze dell’ordine, unici ed insostituibili presidi di sicurezza”.