Si è riunito il 30 settembre 2024, in sessione ordinaria, il Consiglio Comunale di Tito.
Come primo punto all’ordine del giorno, il Consiglio Comunale ha dato approvazione all’unanimità dei verbali della seduta precedente.
Al secondo punto all’ordine del giorno la consigliera Sabia ha illustrato l’interrogazione presentata dal Gruppo Consiliare “Nuovorizzonte Tito” acquisita al prot. N. 0014594/2024 del 20/08/2024. L’ oggetto della stessa ha riguardato gli eventuali lavori in prossimità dell’incrocio tra la strada comunale Lavangoni -Rammotta e la strada comunale Stranieri.
A seguito dei lavori di manutenzione idrica ed agli eventi metereologici particolarmente violenti ed intensi, tale tratto risulta non percorribile e non sicuro. L’intento dell’interrogazione era rivolto a capire le tempistiche e le eventuali soluzioni per la messa in sicurezza della suddetta carreggiata.
Il sindaco ha riferito in merito sottolineando che, in virtù di un finanziamento di € 80.000 da approvare con l’applicazione di parte dell’avanzo libero di amministrazione a cui si aggiungeranno € 60.000 da bilancio comunale – sempre previa approvazione – si garantiranno gli interventi urgenti di messa in sicurezza del tratto di strada oggetto dell’interrogazione ma anche di altre situazioni di criticità come quella in contrada Fraschete.
Poiché tali interventi richiedono spese onerose – ha proseguito il sindaco -, con i suddetti importi si provvederà ad azioni a carattere di urgenza salvo poi completare i lavori anche grazie ad eventuali fondi messi a disposizione dalla Regione per la viabilità comunale.
Di seguito, il terzo punto all’ordine del giorno prevedeva la ratifica della variazione di bilancio 2024/2026 art. 175, comma 4, del D.lgs 267/2000, approvata con Delibera di Giunta comunale nr. 62 del 30.08.2024.
Il sindaco ha relazionato in merito dettagliando i finanziamenti in entrata tra cui i 576.000 euro del PNRR per la realizzazione di un asilo nido, un contributo della Regione Basilicata di euro 37.805 per le spese scolastiche, un contributo ministeriale di euro 1.959,68 euro per il servizio di assistenza alla comunicazione nelle scuole. Inoltre, per la verifica degli accertamenti IMU e TASI degli anni precedenti, si è incrementato il capitolo in entrata di euro 54.244, 60 euro. Con questa variazione di bilancio si applica l’avanzo libero di amministrazione di 550.000 euro che vengono così ripartiti: 120.000 euro quale quota di co-finanziamento per la realizzazione di un asilo nido; 80.000 euro per la manutenzione straordinaria delle strade; 200.000, euro per la demolizione e manutenzione straordinaria dei comparti di Largo Fontanelle che si aggiungono agli 87.000 euro già destinati -di avanzo vincolato – per la realizzazione di questo intervento; 50.000 euro per la manutenzione straordinaria del patrimonio e 100.000 euro per il rifacimento del muro in via Convento, nei pressi dell’ex palestra comunale, al fine di completare la rigenerazione di quell’area.
In merito alla relazione del sindaco, il consigliere Buono è intervenuto sottolineando diverse criticità relativamente alla variazione di bilancio. In particolar modo ha concentrato l’attenzione sul fatto che molte risorse, nell’avanzo di bilancio, dovessero essere destinate all’abbassamento delle tasse comunali e che dunque, tale avanzo sia addebitabile all’incapacità di spesa da parte dell’amministrazione. Ad esempio, a tal proposito, egli ha evidenziato, come i 335.000 euro – relativamente all’assestamento 2023 – non siano stati impiegati, chiedendo le motivazioni al sindaco della mancata pianificazione.
La proposta del consigliere Buono, al netto della somma di 120.000 euro di co-finanziamento per la realizzazione dell’asilo nido, è stata quella di destinare le somme di avanzo libero all’abbattimento delle tasse comunali al fine di alleviare, nei limiti del possibile, la pressione fiscale per i cittadini di Tito.
Il sindaco Laurino ha, poi, risposto all’intervento del consigliere Buono innanzitutto sottolineando come le somme dell’avanzo libero abbiano una destinazione definita che segue – da normativa – un ordine ben preciso e poi ha ribadito come una parte delle risorse di avanzo vincolato ad aprile 2024 sia già stato destinato ad un abbassamento della Tari. L’unica modalità per cui è possibile abbattere le tasse – ha proseguito il sindaco – è quello di accrescere alcuni capitoli di bilancio, relativi a spese di investimento, con una parte di avanzo libero, per poi costituire un fondo per un abbattimento delle tasse, misura questa che sarebbe stata applicabile naturalmente soltanto per l’anno 2024. L’obiettivo dell’amministrazione rimane quello di applicare nel tempo una riduzione graduale e costante delle tasse sia attraverso l’attività di accertamento dell’ufficio Tributi che con misure riguardanti il miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti.
Il sindaco ha concluso il suo intervento facendo riferimento alla decisione presa dall’amministrazione di partecipare all’avviso per la realizzazione dell’asilo nido con un finanziamento del PNRR. Tale iniziativa, nata da una manifestata esigenza delle famiglie di Tito, ha rivestito carattere di urgenza – ha proseguito il sindaco – in virtù dell’accordo da firmare con il Ministero che conteneva la necessità di inserire, nel bilancio, la quota di co-finanziamento.
Si è passati, dunque, alla votazione che ha visto il voto favorevole del gruppo consiliare Tito+Avanti e quello contrario del gruppo Nuovorizzonte.
Il quarto ed ultimo punto all’ordine del giorno ha riguardato l’approvazione dello schema di bilancio consolidato per l’esercizio 2023 Art. 11-bis del D.lgs. n. 118/2011 e s.m.i.
Il sindaco ha spiegato che questo adempimento va a consolidare il bilancio del comune con quello delle società per le quali lo stesso comune di Tito detiene una percentuale di partecipazione. Tenendo conto di alcuni parametri – totale attivo, patrimonio netto e ricavi – sulla base dei bilanci delle società, viene calcolata una soglia minima del 3% su quelli che sono i valori del bilancio del comune di Tito.
Sono da consolidare, secondo il suddetto criterio, le società Acquedotto Lucano, Lucandocks e GAL Percorsi; da non consolidare, perché non in linea con i parametri, le società Farbas, Sviluppo Basilicata Nordoccidentale ed il Centro Sviluppo Rurale Marmo Melandro, peraltro in liquidazione.
Si è passati, dunque, alla votazione che ha visto il voto favorevole del gruppo consiliare Tito+Avanti e quello contrario del gruppo Nuovorizzonte.
La seduta del Consiglio è stata sciolta alle ore 18:28