«Rafforzare l’identità e restituire dignità urbana al territorio di Tito Scalo, spesso associato unicamente alla presenza del nucleo industriale e produttivo, la cui metamorfosi va sostenuta attraverso processi di rigenerazione urbana e con la realizzazione di infrastrutture sociali». Lo ha dichiarato Graziano Scavone nella cerimonia di inaugurazione della piazza della Repubblica a Tito scalo, sabato 22 febbraio. L’opera, costata poco più di 400 mila euro e realizzata in sette mesi anche grazie alla sinergia con Rfi e la direzione territoriale Enel di Potenza, «dimostra che a scelte amministrative e politiche molto chiare in termini di priorità e programmazione degli investimenti, maturate sin dal precedente mandato, corrispondono soluzioni per i bisogni e i diritti dei cittadini».
Un nucleo sempre più urbanizzato, quello di Tito Scalo, che ha tra i propri simboli la stazione ferroviaria, testimone dell’evoluzione del territorio, del rapporto tra i luoghi e i suoi abitanti, della storia di un popolo. «Il piazzale della stazione diventa oggi Piazza della Repubblica: crocevia dei simboli, dei valori di libertà e di accoglienza su cui l’operosa comunità titese ha eretto solide fondamenta». «Il processo di rigenerazione urbana – aggiunge Scavone – proseguirà nei prossimi mesi con il completamento degli interventi per l’adeguamento degli edifici scolastici e della riqualificazione dell’area limitrofe alla scuola, accompagnati da una significativa rivisitazione del regolamento urbanistico per definire più puntualmente l’acquisizione di spazi su cui concentrare opere e servizi pubblici».
«La pianificazione territoriale messa in atto dall’amministrazione comunale per ridare centralità all’area di Tito scalo anche nelle politiche infrastrutturali e di mobilità regionale – prosegue – ci auguriamo sia accompagnata e sostenuta finanziariamente dalla Regione Basilicata e dalle amministrazioni centrali dello Stato. Già sulla proposta di rimozione di una barriera fisica e sociale rappresentata dal passaggio a livello attraverso la realizzazione del sottovia ferroviario, condivisa da RFI con cui abbiamo stretto un proficuo rapporto di collaborazione, registriamo l’attenzione positiva del sottosegretario Salvatore Margiotta e del direttore territoriale RFI Napoli Giulio Del Vasto, presenti oggi all’inaugurazione». «Il complesso di interventi strutturali per l’intero territorio trova sintesi progettuale nella nostra proposta di reinfrastrutturazione e rilancio del polo produttivo di Tito, candidata all’inserimento nel contratto istituzionale di sviluppo per la Basilicata curato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Chiediamo che su questo i componenti del tavolo istituzionale, oltre alle rappresentanze lucane parlamentari e del governo, accendano i riflettori – conclude Scavone – sostenendo i processi di riconversione produttiva di un’area strategica per il capoluogo di regione».