Nella seduta del 5 marzo 2020, il Consiglio Comunale di Tito ha approvato all’unanimità il bilancio di previsione 2020, in anticipo rispetto alla scadenza del 30 aprile in modo da permettere una gestione amministrativa pienamente operativa ed affrontare da subito le esigenze quotidiane dell’ente e della comunità.
Il documento previsionale tiene conto delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2020, a partire dall’abolizione dell’Imposta unica comunale e quindi l’introduzione dell’imposta unica Imu/Tasi, sulle cui aliquote il consiglio comunale ha disposto che rimangano invariate rispetto all’anno 2019.
La definzione della Tari, la tariffa legata al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è rinviata al 30 aprile 2020 ovvero non appena sarà stato approvato il nuovo piano finanziario del servizio, adeguando lo stesso alle disposizioni previste dalla delibera Arera n. 443/2019 su cui anche l’Anci nazionale ha chiesto uno slittamento dei tempi di entrata in vigore al fine di evitare nuovi aumenti tariffari a carico degli utenti.
Le nuove disposizioni e il nuovo servizio di raccolta rifiuti, che è in fase di appalto, comporteranno un incremento del piano finanziario che verrà conguagliato nell’ultima rata con scadenza dicembre 2020. Pertanto, le prime due rate verranno versate in acconto pari all’80% di quanto calcolato per l’anno 2019, mentre la terza e ultima rata verrà calcolata, per il restante 20%, sulla base del piano economico finanziario e tariffario deliberato in applicazione delle direttive Arera.
Inoltre, la Giunta comunale ha già deliberato l’esenzione della Tari per tre anni consecutivi, a tutte le nuove aperture di attività artigianali e commerciali localizzate nel centro storico di Tito. A questa agevolazione si aggiunge quella prevista dal D.L. n. 34 del 30/04/2019, al fine di favorire l’economia locale, che prevede un contributo, per tre anni, pari al 100% della nuova Imu e al 50% della Tari per tutte le riaperture di esercizi commerciali chiusi da almeno 6 mesi. Per chi decide, invece, di ampliare la propria attività di almeno il 30% della superficie dei locali, riceverà un contributo pari al 70% della nuova Imu e al 50% della Tari.
Sempre sul piano delle entrate, rimangono invariate le tariffe a domanda individuale, mensa e trasporto scolastico.
Relativamente alla spesa, che non prevede l’utilizzo di quote vincolate o accantonate del risultato di amministrazione nel rispetto di quanto previsto dalle norme contabili, è stato acceso un capitolo di spesa “fondo rischi contenziosi”, resosi necessario per far fronte a esigenze finanziarie dovute ai contenziosi che interessano l’Ente; in particolar modo il contenzioso relativo alla gestione dell’Ufficio comune della disciolta Area Programma Marmo Platano Melandro, di cui il Comune di Tito era capofila sin dal 2012, e alle responsabilità amministrative in capo all’ente relative alle gestione degli operai e dei cantieri forestali.
Sul piano delle opere pubbliche si conferma l’attenzione dell’Amministrazione al tema dell’edilizia scolastica; infatti, si prevede il completamento dell’intervento di miglioramento sismico dell’edificio “G.Pascoli” e l’adeguamento dell’edificio esistente e ampliamento del plesso scolastico di Tito Scalo.
Rimangono invariate, con un dato consolidato alla spesa sostenuta nell’anno 2019, le spese per manutenzioni, ordinarie e straordinarie, e quella relative al settore culturale e sociale.
Per quanto riguarda le spese del personale, si è tenuto conto del nuovo calcolo di capacità assunzionale dell’Ente alla luce dei pensionamenti previsti nell’anno in corso e nel prossimo triennio.