Un polo di innovazione ambientale e tecnologico regionale nell’area industriale di Tito Scalo, presentata candidatura dal Cnr Area Territoriale di Ricerca del Cnr di Potenza a valere sul bando Pnrr per la realizzazione degli ecosistemi per l’innovazione, un investimento di circa 50 Meuro.
Il sindaco di Tito Graziano Scavone: “Un’occasione unica per rafforzare il ruolo strategico del sistema della ricerca e dello sviluppo tecnologico presente sul nostro territorio, a partire dal CNR di Tito, e valorizzare la sinergia con il mondo delle imprese e delle istituzioni”
Presentata la manifestazione d’interesse per la realizzazione del progetto “Green Digital Hub Basilicata” in risposta all’avviso pubblicato dall’Agenzia di sviluppo e coesione territoriale per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale finalizzata al finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno.
La proposta progettuale ha come obiettivo strategico il rilancio e la valorizzazione economica e sociale di un sito nell’area industriale di Tito, caratterizzata da fenomeni di degrado ambientale e con una limitata presenza di servizi e strutture al servizio delle numerose attività di Ricerca e Sviluppo, trasferimento tecnologico e formazione, attraverso la realizzazione di un hub incentrato sulle tecnologie ambientali e digitali.
Il progetto, che ha come soggetto proponente il Cnr – Area di Ricerca di Potenza (Consiglio Nazionale delle Ricerche), vedrà coinvolti diversi partner regionali tra cui l’Università degli Studi della Basilicata, la Regione Basilicata, il Comune di Tito, il Comune di Potenza, le aziende Smart P@per Spa e Hitachi Rail Sts Spa, i 5 cluster tecnologici della S3, Digital Innovation Hub Basilicata ed il Consorzio Tern, a cui vanno aggiunti come fruitori diversi Comuni limitrofi all’area industriale di Tito, associazioni datoriali e di categoria, pmi e reti di impresa ed altri stakeholder in un’ottica di partecipazione ampia e collaborativa, per un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro.
L’intervento prevede la riqualificazione delle infrastrutture materiali in stato di degrado che ospitano la sede del Cnr e le aree limitrofe occupate dallo stabilimento della ex-Liquichimica di Tito, sulle quali sono in corso le procedure di bonifica ambientale.
Un importante intervento che consentirà di rafforzare la presenza dell’ecosistema della ricerca e dell’innovazione della Regione Basilicata, sia in ambito nazionale che europeo.
“Ringrazio innanzitutto il Cnr e la Regione Basilicata per l’intenso lavoro di preparazione della proposta progettuale e di raccordo coi partner pubblici e privati, svolto in questi pochi giorni, al fine di superare la prima fase della procedura attraverso la presentazione della manifestazione d’interesse – ha commentato il sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone –. È necessario ora che il sistema istituzionale, produttivo e della ricerca lucano, raggruppato nella compagine di progetto, lavori sinergicamente per trasformare l’interesse in una opportunità concreta per l’intero territorio regionale. Da parte nostra continueremo a dare il contributo come Comune di Tito per cogliere le opportunità del Pnrr affinché si raggiunga il risultato finale, atteso da oltre 40 anni, di rifunzionalizzare e recuperare le aree dismesse della ex-Liquichimica, simbolo del fallimento della prima industrializzazione nell’area industriale di Tito, e che oggi, grazie al prezioso e qualificato lavoro di tutti i partner coinvolti, potranno ritornare a svolgere una funzione strategica nei settori delle tecnologie e dell’ambiente, a beneficio dell’intero sistema produttivo e formativo regionale, accrescendo il valore delle strutture territoriali di ricerca nei contesti nazionali ed europei”.