L’incarico, a titolo non oneroso, prevede la promozione di politiche pubbliche in un’ottica di pari opportunità per i disabili.
Con una determina, nelle ultime ore, il Comune di Tito ha nominato il sig. Gerardo Laurenzana nuovo «disability manager» della propria comunità. Il provvedimento di nomina è consequenziale alle candidature pervenute in risposta ad un avviso pubblico emesso negli scorsi mesi. Il sig. Gerardo Laurenzana è stato individuato come la figura più idonea a ricoprire tale incarico in virtù della sua pluriennale esperienza in qualità di delegato territoriale per la Regione Basilicata in un’importante associazione operante nel settore della tutela di persone affette da malattie e disabilità.
Tra le funzioni in capo al «disability manager» ci sono la promozione di politiche pubbliche in ottica di pari opportunità e di superamento delle barriere architettoniche, sensoriali e culturali per le persone disabili ed ogni altra forma di discriminazione o disuguaglianza; la promozione dell’esercizio dei diritti e delle opportunità di accesso e fruizione dei servizi comunali da parte
delle persone con disabilità con particolare riferimento ai diritti fondamentali, per quanto nelle attribuzioni e nelle competenze del Comune medesimo; coordina e attiva collaborazioni con i “disability manager” degli altri Comuni e le associazioni competenti; propone e sviluppa Linee Guida sui diritti delle persone con disabilità che, approvate dalla Giunta comunale con propria deliberazione, saranno oggetto di concertazione con le associazioni competenti; proporre un Piano di Azioni Positive per i dipendenti del Comune di Tito con disabilità.
L’incarico, a titolo non oneroso per l’amministrazione comunale di Tito, avrà durata biennale (2021-2022) e sarà rinnovabile una sola volta.
“La nostra attenzione verso le disabilità si rinnova – è quanto dichiarato dal Sindaco di Tito Graziano Scavone -, dotandoci di professionalità e sensibilità verso problematiche che interessano cittadini e famiglie e le cui politiche devono far parte della normalità amministrativa e non di eccezionalità o concessioni”.